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In un ampio studio retrospettivo condotto su un campione di popolazione statunitense (oltre 190 mila soggetti provenienti da 50 stati) raccolto da marzo a giugno 2020, l’infezione da COVID-19 risulta correlata con lo stato dei livelli di VITD dei 12 mesi precedenti. La maggiore incidenza di SARS-CoV-2 è risultata positivamente correlata con la carenza di VITD, rispetto ai soggetti con un adeguato livello di VITD, [25(OH)D valori <20 ng/mL, 12.5%, (95% C.I. 12.2-12.8%), 25(OH)D valori =30-34 ng/mL, 8.1%, (95% C.I. 7.8-8.4%) e 25(OH)D ≥55 ng/mL, 5.9% ( 95% C.I. 5.5-6.4%). Tale relazione è rimasta tale anche dopo l’analisi multivariata che ha preso in considerazione le variabili  latitudine, razza/etnicità, genere e fasce d’età [69]

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