deficit di VITD

Selezionando soggetti con maggiore gravità di malattia  COVID-19 e prognosi meno favorevole, è stato osservato un valore medio di VITD di 21.9 nmol/L (range: 15.36-28.45) con valori medi nei contagiati in Asia che risultano più bassi. Si è notato che più era sfavorevole la prognosi, peggiore era il livello di VITD (mean difference adjusted: -0.58 (95% CI= 0.83 to -0.34, p< 0.001) e questa relazione risultava molto più forte nei pazienti che richiedevano il ricovero in terapia intensiva (TI) (SMD = -0.50, 95% CI= -1.32 to – -0.36, p=0.001). Nell’analisi della sopravvivenza in TI si è evidenziato come i pazienti con maggior deficit vitaminico D presentavano un maggiore rischio di mortalità (50%) dopo 10 giorni dall’ospedalizzazione (OR 5.681, 95% CI 1.114-25.974; p= 0.037) [73]

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